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Il principio cardine della bioedilizia considera l’edificio come un organismo vivo che deve inserirsi naturalmente nello spazio, al fine di limitare l’impatto ambientale.
Le stesse risorse naturali risultano materiali fondamentali dell’architettura, tra queste il Legno.
Ogni elemento di legno massiccio nasce come pezzo unico
L’abete (e in particolare l’abete rosso) è un’essenza legnosa ampiamente diffusa nelle zone alpine e in gran parte del nord Europa, ovvero la specifica zona di produzione delle case in legno.
E’ solido ed elastico, nonchè (che non guasta), E’ inoltre solido ed elastico, nonchè di bell’aspetto.
L’essiccamento è veloce e non richiede particolari attenzioni se non avviene troppo velocemente.
L’abete trova molteplici applicazioni in edilizia, sia massiccio che sotto forma di legno lamellare.
Viene utilizzato per strutture, pannelli, tavolati, materiali di finitura interni, semilavorati, elementi di cantiere, rivestimenti esterni, serramenti (porte e finestre), come pannelli in fibra di legno e per la produzione di cellulosa.
Il castagno è un legno pregiato, leggero e resistente.
Un’essenza semidura con una fitta venatura, non perfettamente facile da lavorare, utilizzato particolarmente per la realizzazione di infissi grazie alla sua spiccata resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici.
Il castagno ha molti pregi tra cui la resistenza, che gli permette di non essere danneggiato o usurato facilmente, durevolezza e comodità, che si rivelano sia nell’arredamento d’interni che nelle applicazioni relative all’edilizia.
Tra i mille utilizzi a cui presta questo materiale, i più diffusi sono:
– Travi
– Arredi per giardini, dal gazebo al pergolato
-Strutture edili, solai, capriate, tetti, coperture, portici, soppalchi, prefabbricati.
Il larice appartiene al genere Larix, un genere di conifere, ed è un albero originario dell’Europa centrale, comune in Italia nelle Alpi.
Il legno di larice viene impiegato sia per interni che per esterni, in strutture portanti e non.
Viene utilizzato per elementi costruttivi molto sollecitati, nella costruzione di imbarcazioni, ponti, parti interrate ed immerse in acqua.
Per gli interni l’impiego va da finestre e porte, attraverso pavimenti e rivestimenti, fino ai mobili.
Negli ultimi tempi sono molto amati i rivestimenti per esterni in larice, che, non trattati e senza protezione, divengono grigi dopo alcuni anni.
Il legno lamellare è un materiale strutturale molto solido e resistente prodotto incollando delle tavole di legno a loro volta già classificate per uso strutturale.
Questo legno prima di essere incollato viene stabilizzato nel tenore igrometrico.
È quindi un materiale composito, costituito essenzialmente di legno naturale, di cui mantiene i pregi (tra i principali ricordiamo l’elevato rapporto tra resistenza meccanica e peso ed il buon comportamento in caso di incendio), ma è anche un prodotto nuovo, realizzato su scala industriale, che attraverso un procedimento tecnologico di incollaggio a pressione riduce i difetti propri del legno massiccio.
L’abete (e in particolare l’abete rosso) è un’essenza legnosa ampiamente diffusa nelle zone alpine e in gran parte del nord Europa, ovvero la specifica zona di produzione delle case in legno.
E’ solido ed elastico, nonchè (che non guasta), E’ inoltre solido ed elastico, nonchè di bell’aspetto.
L’essiccamento è veloce e non richiede particolari attenzioni se non avviene troppo velocemente.
L’abete trova molteplici applicazioni in edilizia, sia massiccio che sotto forma di legno lamellare.
Viene utilizzato per strutture, pannelli, tavolati, materiali di finitura interni, semilavorati, elementi di cantiere, rivestimenti esterni, serramenti (porte e finestre), come pannelli in fibra di legno e per la produzione di cellulosa.
Il larice appartiene al genere Larix, un genere di conifere, ed è un albero originario dell’Europa centrale, comune in Italia nelle Alpi.
Il legno di larice viene impiegato sia per interni che per esterni, in strutture portanti e non.
Viene utilizzato per elementi costruttivi molto sollecitati, nella costruzione di imbarcazioni, ponti, parti interrate ed immerse in acqua.
Per gli interni l’impiego va da finestre e porte, attraverso pavimenti e rivestimenti, fino ai mobili.
Negli ultimi tempi sono molto amati i rivestimenti per esterni in larice, che, non trattati e senza protezione, divengono grigi dopo alcuni anni.
La fibra di legno è un ottimo isolante termico e acustico e i pannelli con cui è commercializzata sono un prodotto bioecologico supercollaudato e adatto alla bioedilizia, a patto che non siano trattati con collanti o sostanze chimiche aggressive.
Con la fibra di legno in pannelli si possono isolare termicamente e dai rumori le pareti verticali degli edifici, i solai orizzontali, i tetti e i sottopavimenti, il che ne fa un materiale molto versatile con una buona stabilità dimensionale (le lastre tendono a piegarsi ma in modo contenuto) e anche di durata superiore rispetto a molti materiali isolanti di sintesi petrolchimica.
L’origine e la lavorazione sono importanti.
I pannelli di fibra di legno davvero bioecologici sono realizzati partendo dagli scarti di legno di segheria macinati fino a ridurli in lana e successivamente aggregati per effetto del solo potere collante della lignina, la resina naturale presente nel legno stesso.
Di norma, si parte dal legno dolce di pino o abete bianco e la produzione di fibra di legno è anche una forma di riciclaggio di cortecce e rami.
A seconda degli usi, esistono pannelli di fibra di legno molto porosi e in alcuni casi addizionati di bitume puro o emulsioni di lattice (per isolamento termoacustico o per i sottotetti) oppure di struttura più dura (per il sottopavimento).
Di solito i pannelli sono sottoposti a un procedimento particolare di ‘feltratura’ che contribuisce a renderli stabili.
Oltre a presentare un ottimo bilancio ecologico (il consumo di energia in produzione è molto contenuto e sono riciclabili come combustibile a fine vita) i pannelli di fibra di legno sono ottimo isolante termico e acustico.
Un altro vantaggio termico della fibra di legno è l’ elevato tempo di ‘sfasamento’ ( il tempo impiegato dal calore a passare da una superficie all’altra di un elemento ) che rende i tetti e i sottotetti isolati con questo materiale molto più freschi e vivibili rispetto agli isolanti di sintesi.
Il prezzo al dettaglio dei pannelli non è eccessivo, in genere paragonabile a quello dei materiali di sintesi di buona qualità.
La lana di roccia fu scoperta nelle isole Hawaii agli inizi del secolo scorso; deve la sua origine al processo di solidificazione, sotto forma di fibre, della lava fusa, espulsa nell’aria durante le attività eruttive.
E’ un prodotto naturale; combina la forza e la compattezza della roccia con le caratteristiche termoisolanti tipiche della lana. Oltre ad essere un materiale naturale con caratteristiche termoisolanti notevoli, la lana di roccia, è anche un ottimo materiale fonoassorbente. E’ l’elemento che riesce a coniugare in sè cinque doti fondamentali, ossia:
1. Isolamento termico: la sua struttura a celle aperte fornisce una barriera notevole al passaggio del caldo e del freddo e quindi sviluppa una forte azione isolante.
2. Fonoassorbimento: la sua struttura a celle aperte favorisce in modo perfetto l’assorbimento delle onde acustiche e quindi attenua in modo efficace l’intensità e la propagazione del rumore.
3. Ottimo comportamento al fuoco: l a lana di roccia è un materiale inorganico, fonde a temperature superiori ai 1000°C. La sua struttura quindi impedisce in modo certo lo sviluppo ed il propagarsi di incendi, oltre che all’impedimento della formazione di fumi e/o gas tossici derivati dalla combustione.
4. Stabilità all’umidità: la lana di roccia, per la sua particolare struttura, non assorbe né acqua né umidità, mantiene quindi inalterate le sue caratteristiche nel tempo.
5. Stabilità dimensionalel: la lana di roccia non subisce variazioni dimensionali e/o prestazionali al variare delle condizioni termiche e igrometriche dell’ambiente.
Coefficiente di dilatazione termica lineare dei prodotti in lana di roccia: 2×10-6C-1.
Le perline sono tavole di spessore e lunghezza variabili, particolarmente lavorate lungo i bordi in modo da potersi incastrare una nell’altra per mezzo di lunghi “maschi” ed altrettanto lunghe scanalature femmina.
In commercio si trovano perline in diversi legni tra cui quelle di abete.
Le loro dimensioni sono varie sulla base del tipo di rivestimento.
Per i rivestimenti da interni si utilizzano perline dello spessore di 8-10 mm e della larghezza di 10-10,5 /11-12 cm.
Per i rivestimenti esterni le lunghezze più usuali sono di 2-3-4 metri.
Da esterno (sottotetti, perlinature a vista, ecc.) si utilizzano elementi dello spessore di circa 25-30 mm, ma se questi devono avere anche una funzione strutturale, possono arrivare fino a 40 mm.
I multistrati fenolici si differenziano dai multistrati classici per il tipo di resina utilizzata ad incollare gli sfogliati tra di loro o le particelle con cui sono composti.
Viene infatti impiegata una resina fenolica che conferisce al pannello una resistenza allo scollamento di almeno 72 ore di immersione in acqua bollente.
I principali utilizzi sono: sottopavimenti, imballaggi e sottotetti.
In base alla qualità delle facce vengono utilizzati nel settore dell’edilizia e dell’arredamento.
L’ OSB ( Oriented Strand Board, pannello a scaglie orientate) è un pannello tecnico a base di legno costituito da scaglie incollate insieme con una resina sintetica che sono successivamente pressate in diversi strati.
Le scaglie degli strati esterni sono in generale orientate longitudinalmente rispetto alla lunghezza del pannello, mentre le scaglie degli strati intermedi sono di solito ripartite trasversalmente.
L’OSB presenta diverse colorazioni comprese fra il paglierino e il marrone intermedio, a seconda della specie di legno utilizzata, del tipo di resina impiegata e delle condizioni di pressatura. Non contiene nodi, giunti cavi o punti deboli. Le dimensioni comunemente disponibili sono 2440x1200mm, 2440x1220mm e 2500×1250, con spessori compresi fra <6-40mm>.
I pannelli per casseforme consistono in tre strati (pannelli per casseforme a 3 strati), incollati tra di loro in modo resistente all’acqua. Questa struttura a tre strati garantisce stabilità dimensionale ed esclude quasi del tutto un ritiro o un rigonfiamento.
I pannelli di alta qualità garantiscono fino a 20 utilizzi nel cantiere e riducono quindi al minimo i costi di armatura di servizio e di disarmo.
Le caratteristiche principali sono:
Il profilo lamellare è composto da due o più lamelle di legno essiccate, piallate, selezionate ed incollate.
Esso garantisce la massima indeformabilità abbinata ad un’elevata qualità e lavorabilità.
L’utilizzo del profilo lamellare è la soluzione tecnologica, ideale per tutti i serramenti in legno , che permette di realizzare manufatti di alta qualità in tempi rapidi e con la certezza dei costi.
Le perline in legno usate come rivestimento hanno una finalità prevalentemente estetica. Mirano a creare un ambiente rurale, caldo, accogliente, rilassante.
Non a caso trovano largo impiego nei locali di montagna, quali baite, rifugi, taverne, residence, case di campagna, anche se non mancano soluzioni con perline che riguardano sale di attesa di studi professionali, palestre, pensioni, case di cure, ed in piccola misura anche civili abitazioni (ingresso, corridoi, stanze dei bambini).
Sono generalmente utilizzate per rivestire pareti e soffitti di ambienti interni. Tuttavia le perline in legno vengono utilizzate anche per rivestire manufatti, come ad esempio il gazebo o per rifinire le casette in legno, come elementi di tamponamento delle strutture portanti.
La presenza di un profilo ad incastro maschio/femmina lungo l’intera lunghezza della perlina rende la posa facile e veloce. Se destinate all’aperto le perline in legno vanno opportunamente trattate con impermeabilizzante per esterno.
Da sempre affascinati dalla sua bellezza, sempre più spesso i progettisti propongono il legno per valorizzare gli spazi all’aperto: camminamenti, terrazzi, bordi piscine e zone living sono le aree più interessate.
Il così detto “Deck” o “Decking” ( in inglese ponte-pontile ) è un manufatto che mutuato dal parquet, ben si adatta sia al nostro gusto del bello, sia al desiderio di vivere a contatto di prodotti ecologici e naturali.
Di grande impatto visivo e decorativo, il Deck può trasformare uno spazio esterno, a volte trascurato, in un importante elemento d’arredo. La grande personalità del legno aggiunge poi pregio e valore all’area dedicata.
A posa ultimata il Deck dovrà essere “nutrito” con stesura di appositi olii per esterno. Tale operazione dovrà essere ripetuta periodicamente (almeno ad ogni inizio stagione) o ogni qual volta che particolari condizioni atmosferiche ne rendano consigliabile una più frequente applicazione ( es: prolungato tempo molto secco, scarsa piovosità, ecc.).
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